Titolo:Perché vedere Kim Seung Hwan alla Braida Copetti?

Data:11.09.2020

Multimediali:Rossella Damiani, Lainen

Perché vedere Kim Seung Hwan alla Braida Copetti?

Kim Seung Hwan, scultore sudcoreano di fama internazionale, è ritornato in Italia dopo la mostra milanese dello scorso dicembre, con belle novità. Quelle opere, con l’aggiunta di alcuni inediti, hanno trovato una splendida collocazione nella Braida Copetti, il parco di Premariacco che dal 2018 accoglie en-plein-air sculture di artisti nazionali ed internazionali.

Le opere di Kim sistemate nel parco, tra piante di vario genere, alberi da frutto, vigneti, e le sculture permanenti (qui le informazioni e la storia della Braida), sono una ventina e comprendono un periodo di studio e ricerca che va dal 2006 al 2020. Due sono gli inediti: i grandi Cloud – Organism 2020, le sculture di grandi dimensioni in acciaio che a dispetto della mole si chiamano “nuvole”.

I due Cloud – Organism 2020 hanno varcato d’estate la soglia dello studio dell’artista a Seul, raggiunto l’Europa in nave e poi con un mezzo speciale sono arrivate al parco a pochi chilometri Udine. Il viaggio di questi enormi Organismi in acciaio, levigati e specchianti, è già di per sé una storia avventurosa da raccontare; una storia che parla di passione per l’arte e di messa a disposizione dell’arte ad un pubblico ampio, in uno spazio curato e protetto com’è la Braida Copetti, oggi un punto di riferimento per la grande scultura contemporanea e del ‘900.

Con oltre 8 metri di lunghezza, l’opera cattura lo sguardo degli spettatori riflettendo e distorcendo gli oggetti che la circondano. Ogni volta che lo sguardo degli spettatori si muove, il riflesso distorto degli oggetti ondeggia come se stesse danzando, e stimola la fantasia visiva, dando vita a un’illusione ottica nella quale sembra che la sostanza di cui è composta la lastra di metallo scorra liquida scomparendo nel nulla.

Kim Seung Hwan

PERCHÈ VEDERE LA MOSTRA AL PARCO SCULTURE BRAIDA COPETTI?

Un Parco Sculture è un luogo ideale per il contatto arte – natura, che permette quella vicinanza alle opere che un museo non sempre consente. Una mostra en-plein-air ha il vantaggio di poter rendere la partecipazione del pubblico molto attiva: si passeggia nel verde del prato, si aggirano carpini e gelsi; lo sguardo passa da essere molto aperto all’orizzonte e improvvisamente chiuso quando ci si trova a tu per tu con le sculture di medie dimensioni nel roccolo, o nelle utìe. Le sculture si toccano e al tatto danno sensazioni diverse, che siano la pietra, il bronzo o l’acciaio inossidabile. Sappiamo che lo stesso artista, colpito dalle immagini della Braida Copetti, ne aveva ipotizzato un teatro ideale per il suo lavoro perchè qui “natura e arte armonizzano tra loro.”

Ho provato a comprendere la natura e l’essere umano attraverso un metodo di realizzazione che estrae e fonde le particolarità delle forme di piante, insetti, crostacei, stalattiti, lava e alberi secolari di tutto il mondo. La mia intenzione era quella di dare all’osservatore una sensazione interessante passando sotto l’opera. La finitura a specchio sulla superficie riflette il paesaggio circostante e i movimenti dei passanti creando una relazione tra l’osservatore, il paesaggio e l’opera.

Kim Seung Hwan

Kim, legato all’Italia dove si è anche formato come artista, è tornato dopo 30 anni con una personale nel 2019 a Mi- lano; questo è il secondo appuntamento e il primo in un Parco Sculture. Nato in Corea del Sud nel 1962, laureatosi in scultura all’Università Nazionale di Seul, Kim Seung Hwan ha frequentato l’Accademia di Carrara e iniziato la sua carriera negli anni Novanta a Pietrasanta. Dall’inizio della sua attività fino ad oggi, ha all’attivo 320 mostre col- lettive, tra le quali questa della Braida Copetti è particolarmente significativa. Con la moglie Lanki Jung, ha fondato il centro per l’arte contemporanea Dio Art Center, alle porte di Seul, dedicato ad artisti italiani e coreani. I suoi la- vori sono esposti a Pietrasanta e in altre città italiane e sudcoreane, ad Aswan in Egitto, a Perth, Bondi in Australia, Aarhus in Danimarca.

CATALOGO "ORGANISMI EN PLEIN AIR"

Il catalogo di Organismi en plein air. Kim Seung Hwan alla Braida Copetti, a cura di Martina Corgnati, si può richie- dere a info@copettiantiquari.com. Le sculture si possono ammirare fino al 20 settembre 2020.

LA BRAIDA COPETTI

Oltre alle sculture di piccole, medie e grandi dimensioni di Kim Seung Hwan Kim, nei due ettari di percorsi nel verde si vedranno le venticinque grandi sculture di artisti internazionali che dal 2018 costituiscono la collezione permanen- te: da Mario Negri a Pinuccio Sciola, da Antonietta Raphaël ad Alik Cavaliere, dai maestri friulani del ‘900 (Mirko Basaldella, Marcello Mascherini, Luciano Ceschia) e contemporanei (Nane Zavagno, Angelo Brugnera, Gianpietro Carlesso), ai grandi nomi italiani e internazionali come Giacomo Manzù e DuÊan DÊamonja.

ARTE E DIGITALE

In occasione della mostra, Segnoprogetto srl ha messo a confronto l’opera reale con la sua controparte digitale. At- traverso un grande display con risoluzione 4K è possibile vedere la scultura Organism 2019-8 digitalizzata mediante la scansione digitale, prima in un video emozionale e poi interagire con essa in modo interattivo. Ciascuno può vi- sualizzare la scultura sul proprio device attraverso l’AR (realtà aumentata), senza dover scaricare alcuna applicazio- ne, e spostarla nello spazio posizionandola in altri contesti ambientali, come le proprie stanze di casa.
Qui il link che illustra la realizzazione digitale di Organism 2019-8.