Titolo:Mirko a MiArt 2021
Data:05.10.2021
Testi:Anna Romanin
Multimediali:Mattia Parodi
Mirko a MiArt 2021
Qualità e pubblico attento a Milano, nella prima fiera d'arte in presenza dopo la pandemia. I Copetti portano degli inediti di Mirko Basaldella
Il MiArt 2021 ha segnato una vera e propria ripartenza per il mondo dell’arte. Da segnalare la varietà e la qualità dei progetti proposti delle gallerie, che sono state fonte di nuovi stimoli per i visitatori
La ripresa del mondo dell’arte, dopo diciotto mesi di stand by dovuti alla pandemia, è stata oggetto di grandi aspettative, sia da parte degli organizzatori che dei galleristi. Così la fiera internazionale di arte moderna e contemporanea di Milano numero 25 è stata l’occasione per testare il ritorno in presenza. Un grande progetto fisico che non ha però dimenticato l’esperienza del digitale.
Il desiderio di essere a contatto con l’arte, e non solo virtualmente, i Copetti l’hanno sperimentato negli ultimi due anni, più precisamente nel Parco Sculture Braida Copetti (del Parco si legge qui). Si tratta di un vasto spazio all’aperto tra le colline friulane, poco lontano dalla città di Udine, in cui arte e natura dialogano magnificamente. Specifiche mostre organizzate durante il periodo estivo hanno arricchito la collezione permanente di sculture della Braida, e attirato un numero crescente di visitatori giunti un po’ da tutta Italia. MiArt non ha fatto che consolidare l’idea che si è via via concretizzata nei mesi scorsi: al di là dello specifico collezionismo, esiste un pubblico interessato e desideroso di essere accompagnato alla scoperta dell’arte.
A Milano si è manifestato il desiderio di vedere e respirare l’arte, di parlare con gli espositori, di informarsi. Di dar voce ad un rinnovato “contatto” con l’arte, forse ancora più consapevole, da parte di appassionati, collezionisti e semplici visitatori.
Stand Copetti Antiquari a Miart 2021
I Copetti hanno realizzato nello stand milanese una vera e propria micro mostra dedicata all’autore friulano Mirko Basaldella (qui un approfondimento sull’artista friulano), che nonostante la grande produzione di opere note è stato in grado di riservare delle sorprese. I Copetti hanno infatti presentato alcuni inediti, e privilegiato nell’insieme una coerente qualità delle opere dell’artista, senza perdere di vista, trattandosi di una fiera, la dimensione commerciale.
L’Arte dopo MIART 2021. Qualche riflessione.
In cosa si è distinta l’edizione di MIART 2021? Per la varietà e la qualità delle proposte. Molti espositori sono arrivati all’appuntamento milanese con un solido lavoro di ricerca storica e intellettuale. Tra le novità da segnalare che ci interessano in modo speciale, ci sono il ritorno e la riscoperta del Novecento italiano: MIART ha esposto opere che fino all’ultima fiera non si vedevano, puntando anche su nomi affermati del secolo scorso e proponendo qualche riscoperta fra i classici italiani, accanto agli autori contemporanei. Non dimentichiamo però che MIART pur essendo una fiera molto orientata al contemporaneo, ha sempre mostrato interesse verso il Novecento (pensiamo alle precedenti sezioni delle Decades e alla nuova sezione Masters del 2021). Questa scelta oggi potrebbe rivelare delle belle sorprese nel mondo dell’arte.
L’effetto è stato positivo anche sul pubblico: i più sono usciti dai padiglioni della fiera con nuovi stimoli, interessi e curiosità. Un pubblico sollecitato è propenso a ricercare informazioni e non a prendere ciò che offre il mercato senza porsi domande.
Per chi volesse dar seguito a queste riflessioni, proponiamo la lettura dell’intervista a Nicola Ricciardi nuovo direttore di MiArt pubblicata da Finestre sull’Arte.