Titolo:Da Leproso a Venezia: Pinuccio Sciola alla Biennale di Architettura
Data:06.08.2021
Testi:Anna Romanin
Multimediali:Valentina Iaccarino
Da Leproso a Venezia: Pinuccio Sciola alla Biennale di Architettura
Il Padiglione Italia ospiterà "Sound Architectures". Un'esposizione realizzata dalla Fondazione Pinuccio Sciola in partnership con la Galleria Copetti Antiquari di Udine e con il contributo della Fondazione di Sardegna.
Dal 10 al 22 agosto Pinuccio Sciola a Venezia in occasione della Biennale di Architettura
Il grande scultore sardo Pinuccio Sciola ritorna a Venezia, con un’esposizione realizzata dalla Fondazione Sciola in partnership con la Galleria Copetti Antiquari di Udine
La mostra è un ritorno. Indimenticabile la presenza di Pinuccio Sciola alla Biennale d’Arte nell’ottobre 1976, quando, da vero “gladiatore culturale” come lo definì Mario Faticoni, portò all’attenzione del mondo – non solo del mondo dell’arte – la Sardegna. Le sue sculture “Le Canne e i Cadaveri” fecero scalpore. Tolte dai decentrati Giardini furono portate nel cuore pulsante della città, Piazza San Marco. “A Venezia bisogna andarci fisicamente, spiegare, mostrare. E non solo con le opere ma con le persone che hanno fatto quelle opere e ci vivono accanto. Il decentramento va difeso. Se Venezia non viene in Sardegna, la Sardegna va a Venezia”, disse allora.
Un ritorno a Venezia dunque, questo dell’estate 2021, desiderato e gradito, che raggruppa una selezione di opere meno note, quelle delle serie scultoree delle Città Future e delle Città Sonore. La mostra si intitola “Sound Architectures” e ha un leit motive: la sensibilità architettonica che ha caratterizzato gran parte della produzione artistica. L’esposizione è stata curata proprio da un architetto, Pierandrea Angius.
Pinuccio Sciola è un unicum nella collezione di Copetti Antiquari.
Sono anni questi in cui Pinuccio Sciola è stato riscoperto, rivalutato, rilanciato. Per Copetti Antiquari si tratta di un artista assolutamente unico tra quelli che compongono la loro scuderia. Sciola è un unicum, le Pietre Sonore lo collocano in un mondo “altro”, in cui l’autore esplora l’aspetto antropologico delle opere nel legame forte e autentico con la terra sarda; dall’altro le Pietre di Sciola sono multisensoriali (pensiamo ai progetti portati avanti a San Sperate con le persone con varie disabilità) e sviluppano dei canali comunicativi che vanno al di là dei consueti canoni storico-artistici.
Nell’estate 2021, oltre il magico Giardino Sonoro di San Sperate, in origine un aranceto, che raccoglie una produzione immensa di circa 700 opere, le mostre nella Penisola sono: “Sound Architectures” alla Biennale di Architettura, “Madre Pietra”, al Castello di San Michele a Cagliari fino al 3 ottobre e “Suoni Pietre e Architetture” nel Parco sculture Braida Copetti a Leproso (Udine).
Le Città Sonore e Future di Sciola: un legame da Venezia a Premariacco. Uniche e da vedere entrambe.
Il concerto alla Biennale: il pianoforte e le Pietre sonore. Il 10 agosto, sempre nel Padiglione Italia, si terrà il Concerto per pianoforte tenuto dal compositore e pianista Andrea Granitzio ispirato al dialogo con la liquidità del suono delle Pietre Sonore di Pinuccio Sciola che, per l’occasione, verranno suonate dalla figlia Maria.
Alcune sculture in calcare che compongono le Città sono partite da Udine, dalla Braida Copetti, dove si trovavano raccolte, per raggiungere la città lagunare. Con il risultato che le Città, quelle veneziane e quelle a Premariacco, saranno visibili negli stessi giorni (dal 10 al 22 agosto) e saranno entrambe composte in modo assolutamente unico. Per questo consigliamo ai visitatori della Biennale, di venire poi tra le colline friulane e raggiungere la Braida, dove sono esposte fino al 30 settembre le sue opere en plein air. Gli approfondimenti si trovano nell’articolo: “Suoni, pietre e architetture. Pinuccio Sciola nella Braida Copetti”